I LOVE ROCK 'N' ROLL
Di FABIO VOLINO E MICKEY
I B-Sides

 

Tibet.

Spediti in questa terra combattuta sita in Cina per indagare su una misteriosa ed innaturale attività sismica nella zona, gli eroi di WorldWatch, al fianco dell’ eroe nazionale Spirito del Popolo, hanno ben presto scoperto di essere stati ingannati (qualche maligno direbbe per l' ennesima volta) quando si sono ritrovati di fronte a Chang Fan, ribattezzatosi Sisma, uno studioso di previsione dei terremoti pesantemente e misteriosamente mutato dalle sue apparecchiature… tanto da renderlo capace di produrre onde sismiche… e tanto da compromettere la sua stessa salute mentale. Altrimenti, non starebbe mettendo in pericolo di vita il gruppo dell’ ONU per un semplice rifiuto sentimentale di Sun. Sisma è per molti la vera minaccia (ma sarà proprio così?) e se mettiamo in conto il fatto che lo Spirito del Popolo ha l' ordine di ucciderlo, beh... benvenuti ad una tranquilla missione di WorldWatch!
"Sun… certo che… Dannazione, avresti potuto usare del tatto…" la rimprovera USAgent, barcollando e cercando vanamente di mantenersi in equilibrio. L' essere in questo paese non lo aggrada, essendo un eroe che solitamente non riesce ad andare più in là della sua personalissima concezione di giustizia, ma si sa, gli ordini sono ordini e vanno rispettati. Il problema è che forse Jack Daniels ha ben poco d' altro nella sua vita.
"Spiacente, Mr. Testosterone, ma non sono solita prostituirmi per il benessere della Cina" gli replica l’ italiana, perentoria. Eppure dentro di sé è molto turbata: lei ha dato vita a tutto questo caos, solo perchè si è comportata in maniera brusca (dunque come è solita comportarsi sempre nella vita) con Chang Fan. A volte le sue battute le sembrano vuote, non servono ad alleviare la sua tensione, ma solo a farle comprendere di più il suo errore.
Poco dopo, e lentamente, le scosse provocate da Sisma diminuiscono lievemente di intensità, ma rimangono comunque costanti, forti e non accennano ad interrompersi. E l' equilibrio è ancora una variabile incerta, tranne che per un essere.
"Ora basta" pensa Visione, decidendo di sottrarsi alle scosse librandosi in volo. Ha intenzione di cadere in picchiata su Fan, in modo da porlo in stato incosciente e mettere così fine a questa stranissima vicenda. A volte il sintezoide ricorda con rammarico i tempi in cui era a fianco dei Vendicatori: lì sì che vedeva i vari membri come una famiglia. Qui invece... no. Solo con Sun ha qualche legame, ma è nulla rispetto all' amicizia che prova per Occhio di Falco, Janet, la cara Wanda e sì... anche Simon. Non sopporta di stare a fianco di due genocidi, è un sintezoide, non una macchina. Vorrebbe abbandonare tutto ciò, ma per ora non può. Viz sta per 'precipitare', ma qualcosa… anzi, qualcuno… glielo impedisce, bloccandolo in quel preciso istante. E non con un gesto fisico, ma direttamente dal suo subconscio.
"Sono ben altri gli obiettivi a cui dovresti ambire" risuona la voce di Alex Lipton, nella mente di Visione, facendolo frenare "Ci sono persone più arroganti di Sisma" continua la sua personalità "Che ti impediscono di fare ciò che è meglio per te, che limitano la tua libertà, le tue vere potenzialità… e te ne devi sbarazzare!".
"Perché sei così animoso nei confronti degli altri e soprattutto nei miei?" ribatte Viz "Ti conoscevo poco, ma non eri affatto una persona così sprezzante e piena d’ odio! Hai invocato tuo padre quando sei riaffiorato, ma così disonori la sua memoria. Cosa ti ha cambiato così?". E dentro di sé Viz si chiede anche:"E sei proprio tu, Lipton?".
Ma il sintezoide sembra parlare al vuoto: Alex Lipton scompare del tutto e Viz, nel brusco ritorno alla realtà, ci mette alcuni secondi per riprendersi. Quando volge il suo sguardo in basso è già tutto finito.

New York.

Claude Unger, l’avvocato più di grido della Grande Mela, è a colloquio con un giudice della Corte Suprema, già suo maestro e suo grande amico. Gli ha appena esposto il caso della madre di Sun, che intende denunciare alcuni rappresentanti delle Nazioni Unite in quanto pensa che sua figlia sia stata condizionata e manipolata per unirsi a WorldWatch, oltre al fatto che non vuole sapere più niente di lei.
"A proposito, Claude, mi complimento per il tuo processo contro Thor: la tua condotta è stata ineccepibile, la giuria secondo me è caduta in errore"*.

* Per l' errore in questione V. Devil&Thor 2002

"Tornando al caso che mi hai esposto, comunque" continua il giudice "E’ decisamente molto interessante" ammette. E' sicuramente ambizioso come il suo discepolo, quando si dice che l' allievo supera il maestro. Il giudice intravede grandi possibilità per Claude, l’ occasione per sfondare del tutto e poter puntare più in alto con serenità. "Pensi che la tua cliente sia… manipolabile, nel caso cambiasse idea?".
"Non sussiste alcun problema in questo senso" lo rassicura Unger.
Da lontano, a loro insaputa, qualcuno sta ascoltando questo colloquio grazie a microfoni d’ ambiente: è Vincent, il fido collaboratore del Signore degli Inganni, che di certo non può farsi sfuggire simili questioni... familiari.
"Che ne pensa, capo?" gli domanda curioso Vincent.
"Che è giunto il momento di intervenire e di riunire la mia famiglia" decide l’ uomo. "Ah, Angela" pensa poi "Proprio ora dovevi rientrare nella nostra vita? Ma forse, anche grazie a te, la mia vittoria sarà più appagante".

Tibet.

WorldWatch sta reagendo con insolita difficoltà alla situazione avversa. Basterebbe poco per porre fine alle scosse emanate da Sisma, basterebbe colpirlo duro. Ma nessuno finora ci è riuscito. E qualcuno ha altri pensieri in mente: prendete la Dinamo Cremisi, ad esempio. Il presunto figlio di Anton Vanko che in realtà è un ex generale dell' esercito russo di nome Valentin Shatalov (non stupitevi, accade questo e altro nel mondo dei supereroi) pur potendolo fare tranquillamente, ha deciso di non alzarsi in volo. Gli si è presentata infatti una occasione unica. Davanti a lui Sun, bersaglio facile ed indifeso quando non attiva i suoi poteri, come ora. Il perchè non l' abbia ancora fatto è un mistero, forse l' insolita situazione in cui si è cacciata l' ha messa davvero nel panico più assoluto (strano, considerato quello che ha passato, ma c'è da dire che questa situazione è più personale di altre), comunque questo a Shatalov non importa.
"Sarebbe facile discolparsi" pensa la Dinamo "Potrei dire che le scosse mi hanno fatto perdere l' equilibrio ed è partito un colpo per caso, sarebbe così semplice...". E mette in pratica il suo intento alzando il braccio destro, nessuno lo vede, è ora di sparare. Basterebbe un semplice raggio repulsore: dopo l’ abbandono di Bretagna e Meggan, dopo la scomparsa di Persuasion, un’ altra tragica perdita sancirebbe quasi certamente la fine definitiva di WorldWatch, come auspicano i suoi mandanti che su tale evento ci marcerebbero per anni. E in un attimo Shatalov ripercorre gli eventi che lo hanno portato qui.
Era iniziato tutto solo alcuni mesi prima, quando era sceso nei sotterranei del Cremlino. A volte le mele marce si hanno proprio dove non dovrebbero stare, nei luoghi del potere. come in questo caso. Vi erano due persone.
"Compagno" aveva detto uno di loro "Ti chiediamo di servire la causa della nostra madre patria al servizio delle Nazioni Unite. Grazie a ciò potremo riacquistare quel prestigio che a noi manca da troppo tempo".
"Accetto" aveva risposto Shatalov con la sua voce profonda.
"Bene, allora è nata una nuova Dinamo Cremisi!"*.

* E fin qui abbiamo ripreso i dialoghi di WW 2000, ma poi...

"Nuova? Ma è da tempo che..." aveva ribattuto Shatalov.
"Ma in realtà è esagerato, per non dire menzognero, dire anche che sarai al servizio delle Nazioni Unite. In realtà dovrai minare dall' interno la stabilità del gruppo in cui verrai incluso, WorldWatch".
"Come mai?".
"Il bene della nostra madre patria, come detto prima: quella non era una menzogna. Alcuni pensano che gente come noi è troppo radicata in un passato che non tornerà più e dovrebbe scomparire: ma noi li faremo ricredere presto, volenti o nolenti. Il tuo obiettivo è di far sì che il gruppo di WorldWatch si riveli un totale fallimento, sappiamo che sei in grado di farlo: poi ci pensiamo noi".
"Non ci sarà alcun problema" aveva risposto Shatalov "Se questo servirà a ridonarci quella gloria che un tempo avevamo".
"Comunque dovrai cambiare aspetto fisico, troppi conoscono la tua faccia. Conosciamo un buon chirurgo plastico e già abbiamo in mente una nuova identità. Molto ironica, come scoprirai".
Lo aveva scoperto, era entrato nel gruppo ben deciso ad eseguire i suoi ordini, poi... qualcosa era cambiato. Aveva scoperto un sentimento per lui relativamente nuovo: l' amicizia. Per la prima volta in vita sua sentiva di potersi fidare di alcune persone, diamine, aveva persino riso di fronte ad alcune delle pessime battute di Sun! Sun, il suo bersaglio...
Vi è qualche secondo di spasmodica incertezza, poi la Dinamo infine desiste dal suo intento omicida:"No, non posso!" pensa. Non spara e non si sente in colpa per ciò. "Ho preso la decisione giusta" si convince ben presto. E, quando rialza lo sguardo, è già tutto finito.

Wakanda.

L' atmosfera all' interno del palazzo reale è tesa: Zuri (collaboratore di re T'Challa) e Oyoke (Dora Milaje dell’ harem del sovrano) stanno discutendo, sospettosi e curiosi.
"E’ assurdo... quella nobile… da quanto tempo è lì dentro col nostro signore?" si chiede la donna, con una vena di gelosia.
"Non lo so, e mi chiedo cosa avranno tanto da dirsi".
Finalmente, in risposta alle loro aspettative, la porta della sala in cui T’Challa e J’ara erano chiusi a chiacchierare si apre. Il monarca del Wakanda esce con in volto una espressione soddisfatta, cingendo la nobile.
"Un attimo di attenzione, amici" chiede di essere ascoltato Pantera Nera "Vi comunico ufficialmente l’ imminente matrimonio di stato tra il vostro sovrano e la donna qui al mio fianco".
Gli unici commenti alla notizia si manifestano solo sui volti stupiti degli esponenti della corte.

Tibet.

Contemporaneamente a quanto sta accadendo a Visione e alla Dinamo Cremisi, l’ ambiguo Spirito del Popolo sta tentando di avvicinarsi a Sisma, con intenti certo non benevoli. Marianna, però, avendo capito il suo obiettivo gli si para seppur con difficoltà davanti. Sembra quasi di assistere ad una scena comica: gli eroi che faticano a mantenersi in piedi su un terreno instabile.
"Cosa vuoi fare!?" chiede con retorica l' eroina francese.
"Eliminare la minaccia alla radice!".
"Credi davvero che l' uccisione sia la via da perseguire?". "Brava, mia cara sterminatrice" pensa poi "Fai l' ipocrita e la santa tu che hai sterminato una intera razza!".
"Non vedo altre alternative: sarebbe comunque accaduto anche senza questo terremoto, non possiamo permettere che un essere come lui devasti questa terra".
"Governi dispotici come il tuo non le vedono mai: e questa terra ne ha pagato il prezzo". "E nemmeno gli eroi che seguono ciecamente gli ordini assegnati loro" pensa Marianna.
"E cosa credi sia meglio per questa terra? Che stia sotto un regime dispotico e che torni ad avere la tirannia che ha preceduto l' arrivo del governo cinese? Come sempre quando si parla del Tibet, si è disposti ad ascoltare solo una campana. E vi definite aperti al dialogo". Poi lo Spirito del Popolo si lancia all' attacco.
Mentre combatte meccanicamente, mettendo in pratica mesi di allenamento, Marianna ripensa, e non riesce bene a spiegarsi perchè, a come sia arrivata qui, a come la sua tranquilla vita sia divenuta speciale. Sembra che tutto sia avvenuto solo ieri, invece sono passati già quindici anni e lei all' epoca era praticamente ancora una bambina, aveva un altro nome che oggi non ha più importanza: suo padre, un brav’ uomo, uno di quei uomini appartenenti alla razza in estinzione dei politici onesti, voleva semplicemente portarla in vacanza ad Atene. Purtroppo dei terroristi palestinesi dirottarono l’ aereo su cui si erano imbarcati per colpire alcuni israeliani a bordo (ma Marianna sa bene che, a parti invertite, non sarebbe cambiato nulla). Suo padre fu l’ unico a ribellarsi… e fu l’ unico a pagare con la vita il suo folle eroismo.
Sconvolta, con nella mente l' incubo ricorrente del sangue di suo padre che le macchiava le mani, Marianna entrò alcuni anni dopo, grazie alle conoscenze che il suo genitore aveva avuto in vita, nei servizi segreti del suo paese: un giorno venne a sapere di un esperimento top-secret e si offrì volontaria senza perdere tempo. Oltre a cercare un riscatto morale, desiderava anche poter fare qualcosa contro i mali del mondo, ingenua com’ era (e la Guerra dei Mondi lo ha dimostrato). Dopo una dura selezione, la donna oggi nota come Marianna fu ritenuta la candidata ideale a rappresentare la Francia e venne così sottoposta ad una moderna versione europea (prodotta su base genetica e biotecnologica, soprattutto) del leggendario Siero del Supersoldato concepito decenni prima dal dottor Erskine. Per idearlo ci si era basati su alcuni appunti incompleti, ma facilmente ricostruibili (almeno in teoria), di un certo Ted Sallis. Un duro addestramento, e poi… il poco felice esordio durante l' invasione aliena.
Ma tutto questo viene rievocato in un attimo: adesso deve badare all’ eroe cinese, che la sta mettendo in difficoltà.
Sun se ne rende conto e, nonostante l’ antipatia nata tra loro, non perde tempo: è venuto il momento di riparare al suo errore iniziale, meglio tardi che mai se non altro.
"E va bene!" urla rivolgendosi a Sisma "Ok, ci esco con te, basta che ti dai una calmata!".
Lo scienziato, smarrito, ascolta sorpreso e sollevato quelle parole. E così, in pochissimi secondi, il terremoto cessa e la zona ritorna alla normalità, crepa più, crepa meno.
"Grazie" dice Marianna, sferrando prima un pugno allo Spirito del Popolo in un momento di distrazione, poi continuando con numerosi altri calci e pugni, fino a che l' eroe cinese non viene messo al tappeto. E finisce tutto così: in un attimo.
"Cavoli" commenta USAgent, ancora barcollante "Un paio di minuti di questa giostra sembrano durare un’ eternità".
"E adesso che si fa?" chiede Sun.
"Non ne ho idea..." ribatte Jack Daniels "Sappiamo cosa capiterà a quest’ uomo se verrà affidato al suo governo. Certo, l' alternativa non è una soluzione definitiva. In pratica, se facciamo ciò che ci è stato detto commetteremo un grande errore, se facciamo il contrario accadrà la stessa cosa. Dunque cos'è che vogliamo?".
"Io so cosa voglio" replica Sonia, già dimentica della proposta (ai suoi occhi oltraggiosa) di Chang Fan.
"Anch' io" afferma Visione atterrando "Basta ordini sanguinari, da questo momento in poi seguiremo la nostra coscienza. Ed essa ci dice una cosa sola...".
"Cominci a piacermi, Viz" dice Agent.
Anche Sun è felice, ma nello stesso tempo... Qualcosa nel volto del sintezoide la inquieta.
"Allora andiamocene subito via da qui" sono le parole conclusive di Visione.

Nei cieli del Pacifico.

Il gruppo di WorldWatch è in volo, diretto verso gli Stati Uniti, ormai superato il confine cinese. Le espressioni degli eroi sono indecifrabili: paiono sia contenti, sollevati, sia preoccupati.
"Ci metteremo nei guai, lo sapete questo, vero?" cerca di inquietarli Marianna.
"La cosa non mi sembra ti abbia dato molto da pensare" ribatte Sun. E dentro di sè l' eroina francese che questo è solo un primo passo di un lungo cammino di cui non vedrà mai la fine: un cammino intrapreso per dimenticare i suoi indimenticabili errori del passato.
"E cosa importa, poi?" continua Agent "Personalmente, sono felice come una pasqua di aver gabbato il governo cinese… Non mi vanno molto giù… vero, Dinamo?".
L’ eroe russo non risponde, è immerso in altri pensieri. Lo fa per lui Sun:"Sempre il solito, vero? Ma stavolta sono d' accordo con te".
"Ripensaci allora quando sentirai di un uomo condannato a morte dove stiamo andando" dice finalmente la Dinamo, svelando in una sola frase la loro ipocrisia. E nessuno ribatte.
Intanto l' oggetto della discussione, Sisma, sta dormendo teneramente dietro di loro: da quando Sun ha accettato la sua richiesta non ha detto più una parola. Così apparentemente innocente, così distruttivo se solo ne ha la possibilità. Al Palazzo di Vetro si deciderà il suo destino, perché lì venga protetto in quanto perseguitato politico. Ma di certo non sarà una discussione tranquilla, considerata la composizione del Consiglio di Sicurezza.
Visione tace praticamente da quando hanno decollato, perso nei suoi pensieri più di tutti. E’ Alex Lipton la causa delle sue preoccupazioni… o, perlomeno, qualcuno che si spaccia per lui. Sì, deve essere per forza un altro, ora ne è certo, ma chi?
Il videotelefono del velivolo poi squilla ed Agent va a rispondere:"Oh, ciao Val" saluta con tono sdolcinato.
"Ora arriva l' incazzatura" pensa Sun.
"Ho provato a chiamarvi prima, ma non rispondevate: cosa è successo?".
"Oh, niente di che. Abbiamo portato con noi lo scienziato pazzo, altrimenti sarebbe stato ucciso dai suoi connazionali".
"Ma… siete impazziti!? Ti ricordo che la Cina fa parte dei Cinque! Non dico che il suo comportamento fosse giusto, ma con la diplomazia si sarebbe arrivati ad un sicuro compromesso".
"Ecco, l' avevo detto" pensa ancora Sun.
"Già, la Cina fa parte del Consiglio di Sicurezza: fatico ancora a capire perché" afferma Jack Daniels.
"Passami subito Visione" intima Val. Ma il sintezoide a questa richiesta scuote decisamente il capo.
"Ecco, ora è impegnato".
"Passerai un mucchio di guai per questo, Visione, voglio che tu lo sappia" afferma Val "E non pensare che io ti coprirò. Mi verrebbe voglia di non comunicarvi che è stato individuato il covo di Arnim Zola. Comunque non sono io quella che non adempie ai suoi doveri: si trova in Argentina, è stato segnalato poco fuori Buenos Aires.
"Ottimo!".
"Ma tu, USAgent, non prenderai parte alla missione: è richiesta la tua presenza qui".
Lui si volta verso Viz, che si limita ad annuire.
"D' accordo, scenderò poco prima che l' aereo si diriga verso l' Argentina"*.

* Per futuri sviluppi V. Capitan America

Fatto scendere, qualche minuto dopo, l' eroe americano a terra il velivolo cambia rotta: verso l’ America latina.

FINE

PROSSIMAMENTE...

L' attacco di Arnim Zola