#14 - TERREMOTO!
di FABIO VOLINO e MICKEY
Palazzo di Vetro, Onu.
Sun sta attendendo
che Visione termini una discussione privata che sta avendo con Valerie Cooper
in un' altra stanza, quando ad un certo punto le si avvicina Marianna, l’eroina
francese, ultimo acquisto del gruppo.
”Hai visto che roba?” cattura la sua attenzione, ricolma di numerose testate
internazionali tra le mani “Il gruppo
sta venendo a dir poco denigrato dai giornalisti di mezzo mondo! Senti qua:'un
insulto alle nazioni civili', 'le marionette dell’ ONU'… e questo è niente!
Come mai tutto questo astio?”.
Nonostante la disponibilità della bella ragazza corsa, Sonia Elios guarda la
sua collega in cagnesco. Non è felice della sua presenza: le ricorda quello che
è successo nella guerra con Marte… del resto, Marianna era nel Direttorio che
eseguì il genocidio degli alieni e aveva già mostrato la sua mancanza di
scrupoli e sensibilità in quella missione in Francia. Ma l’eroina è qui e non
può fare a meno di parlarle.
”Non lo so, ma ci penseremo dopo…” le risponde freddamente.
”Secondo me è meglio pensarci subito… la cosa potrebbe ritorcersi contro di
noi".
"Eh, certo… non vuole far parte di un gruppo che possa rovinare la sua
sfolgorante carriera" pensa Sun.
Nell' altra stanza, intanto, Visione sta chiedendo delle spiegazioni a Valerie
Cooper.
”Miss Cooper, è inutile che lei sfoggi la sua migliore espressione autoritaria.
Vogliamo delle risposte e subito! Vogliamo sapere innanzitutto perché le
Nazioni Unite non ci danno l’ autorizzazione per ricercare Arnim Zola… le sue
aberrazioni genetiche devono avere termine, ha visto cosa hanno causato a
Seattle! Sa meglio di me che costituiscono un pericolo per tutti”.
La donna sta per replicare, ma il sintezoide non ha bisogno di prendere fiato
per continuare il discorso.
”Inoltre… chi erano i nostri doppioni che sono stati avvistati e…sterminati in
Cina, in una missione di cui non ci era stato detto nulla? Non sapevamo nemmeno
che esistessero!*”.
* Nemmeno gli scrittori di WW lo sapevano prima di leggere X-Men 9
Valerie è colpita dal tono deciso e, sì, anche arrabbiato di Viz. Sembra
proprio una persona diversa rispetto a pochi giorni prima. Comunque evita
abilmente la prima domanda – a cui non saprebbe rispondere o forse la risposta
è ben ovvia – per chiarire gli ultimi dubbi espressi da Visione:”Riferisci ai
tuoi compagni ciò che sto per dirti. Devi sapere che un reparto… deviato, per
così dire, dello SHIELD aveva stanziato dei fondi per costruire sofisticati
Life Model Decoy in grado di replicare i vostri poteri, pronti per essere
spediti nelle zone calde del pianeta al vostro posto. Gruppo Omega era
chiamato. Quando Fury lo ha scoperto ha subito bloccato il progetto,
ovviamente… ma ormai era troppo tardi: i vostri… cloni sintetici erano già
stati mandati in Manciuria… dove hanno fatto quella brutta fine”.
”Capisco. Non è forse il caso di indagare? Potrebbe essere una minaccia seria…
e WorldWatch deve tenerla in considerazione”.
Le
parole di Visione sono convincenti. O forse capitano proprio a fagiolo…
”Hai ragione. La vostra prossima missione è scoprire il destino finale dei
sette LMD. Partirete non appena avrò firmato le solite scartoffie in merito”.
”Grazie, Valerie”, si congeda il sintezoide, recandosi da Sun, al di fuori
della stanza.
”Allora?” si informa la ragazza, di nuovo sola.
”Mi ha spiegato la questione dei nostri doppi e, per l' appunto, dobbiamo
partire per la Manciuria, ad indagare sulle cause della loro distruzione”.
”Distruzione? Va bene, ci spiegherai dopo, quando saremo tutti insieme. E su
Zola?”.
”Niente, non ha voluto rispondermi”.
”Che palle…”.
”Che hai?”.
”E me lo chiedi? Il gruppo sta andando allo catafascio! Ci mandano in missioni
senza senso, l’opinione pubblica ci odia, mi devo sorbire quella seguace di Le
Pen e, come se non bastasse, la mia migliore amica” dice, riferendosi a
Persuasion “è scomparsa e non stiamo facendo abbastanza per ritrovarla. E poi,
diciamocela tutta… sul nostro gruppo pesano due… genocidi che non riesco
proprio a digerire. Non so quanto resisterò ancora qua dentro”
”Non sottolineare solo gli aspetti scomodi del nostro lavoro… pensa a quello
che siamo riusciti a fare… la nostra missione non è facile, nessuno ci ha mai
garantito il co...“
”Grazie, Viz… ma tutto questo non mi basta” lo zittisce, dirigendosi verso la
finestra più vicina, attirata da un brusio. Dal vetro riesce a vedere dozzine
di manifestanti, armati di cartelli, randelli e tutto ciò che possa manifestare
il loro dissenso verso il gruppo.
”Le ultime parole famose” ironizza Sonia “Forse questa trasferta è proprio ciò
che ci vuole per dimenticare”. Ma non ne è affatto convinta.
Pechino, due giorni dopo.
WorldWatch è
finalmente giunto in Cina, una terra particolarissima che magari a qualcuno di
loro piacerebbe visitare come turisti. Sono stati condotti al cospetto di Tang Jiaxuan, ministro degli esteri cinese.
”Salve, eroi” li accoglie il politico.
”Salve a lei” replicano in coro.
”Spero che il viaggio sia stato di vostro gradimento… ma passiamo subito al
sodo. Avete l’autorizzazione per operare sul suolo cinese non solo per
investigare sui vostri doppioni. Anzi: la vostra missione principale è un’
altra”.
”Cosa? Sentivo puzza di bruciato” lamenta Sun, pur con discrezione "O
forse eri tu, Agent?".
”Ossia?” lo incalza Visione.
”Dovete recarvi sugli altopiani del Tibet… e cercare Chang Fan. E’ un nostro
importante connazionale… un membro di spicco della comunità scientifica cinese
e…”
”Perché dobbiamo trovarlo?” chiede Marianna. E’ una donna d’ azione e i
preamboli la annoiano.
”Dicevo… è scomparso. Sappiamo che aveva creato un punto di ricerca in quella
zona per i suoi studi. Voleva riuscire a predire e, quindi, limitare gli
effetti dei tanti terremoti che infestano e devastano il nostro paese ogni
anno. Capirete l’ importanza capitale della sua ricerca…”
”Ovviamente, ma non vedo cosa c’entriamo noi” si permette di dissentire Visione
“Non avete forse un intero gruppo superumano ai vostri ordini? E un intenso programma
governativo in questa direzione, che dovrebbe soddisfare le vostre esigenze?”
”La Cina è grande, abitata da un miliardo di persone. Pensa che i mezzi
dispiegati da China Force possano adempiere ad ogni missione che di volta in
volta si presenta la necessità? Tutti i nostri gruppi sono già impegnati,
purtroppo. E inoltre… ci sono problemi
di giurisdizione con gli Interni per l’uso delle risorse di China Force. Mi
comprenderete facilmente”
”Oh, meglio di quanto lei immagini” commenta sarcastica Sun, disgustata dagli
intrighi politici "E se noi ce ne sbattessimo altamente e facessimo a modo
nostro?".
"Anche qui giungono notizie su di voi, signorina. Non vi conviene affatto
fare di testa vostra. Sapremmo come reagire".
”Va bene, signor Jiaxuan. Ci procuri un modo per raggiungere facilmente il
Tibet e collaboreremo con il vostro governo” acconsente Visione a nome di
tutti.
”Sì, in fondo le ricerche di questo… Fan… posso essere utili a tutto il
pianeta. Ed è questo lo scopo di WorldWatch” dice con retorica l’ eroe russo.
”Sun, non mandare le tue solite frecciatine in merito, per piacere” tronca sul
nascere Marianna l’ italiana che, in effetti, avrebbe da ridire sull’ affermazione della Dinamo.
“Naturalmente,
ho detto che i nostri gruppi di China Force sono impegnati… ma abbiamo un
agente speciale disponibile… lo troverete sul posto e vi offrirà la sua piena
collaborazione” li avvisa il ministro.
”Grazie… le faremo rapporto al più presto” lo rassicura Visione.
Wakanda, Africa.
Spesso e
volentieri la Pantera Nera deve tornare nel suo regno a gestire i difficili
affari del paese, anche se questo comporta l’ abbandono temporaneo di
WorldWatch. E’ in una sala riunioni della reggia con alcuni suoi uomini fidati,
tra cui W’Kabi e Taku.
”E dobbiamo trovare una soluzione al problema dei campi profughi, stabilire
maggiori relazioni commerciali e politiche con i paesi confinanti… insomma, c'è
molto lavoro da fare”.
Il fido Zuri sta per intervenire, forse per proporre qualcosa, ma l’ arrivo
improvviso di una Dore Milaje, Okoye (una collaboratrice dell’harem – o
pseudo-tale - di T’Challa) tronca ogni
sua iniziativa:”Mio sovrano, mi scusi… una nobile del regno le vuole
urgentemente parlare".
T’Challa si congeda subito dai suoi collaboratori: quando viene interrotto in quel
modo, vuol dire che c’è qualcosa di grosso in ballo.
”Quale nobile?”
”Salve” si introduce l’interpellata, una bellissima scultura nera in carne ed
ossa, agghindata dei più raffinati abiti locali. “Il mio nome è J’Ara.”
Pantera Nera è sorpreso: conosce l’ aristocrazia del Wakanda e non ha mai
sentito parlare di questa donna.
”Mi suona nuovo come nome” confessa.
”Probabile. Mio padre ha abbandonato il paese quando ero ancora in fasce, ma il
sentimento di affetto per la mia patria non è mai venuto meno. Perciò sono
tornata di recente”.
”E cosa la spinge a chiedermi un’udienza così improvvisa?".
”Intendo cambiare alcune cose, in questa parte di mondo… e grazie ai suoi fondi
e al suo potere politico, il mio progetto non è impossibile. Se mi sta ad
ascoltare per qualche minuto, si accorgerà che la mia proposta è a dir poco
interessante…”.
T’Challa la guarda affascinato e chiede di essere lasciato solo con lei.
Tibet.
Il gruppo è alfine giunto in questa parte di mondo, così isolata e protetta dal
resto, soprattutto dai turisti. Ma il paesaggio ha perso gran parte del suo
fascino.
”Ma… è tutto desolato… come in alcune zone della Siberia” nota la Dinamo
Cremisi.
"Ma lì è tutto un mortorio" dice Sun.
"La solita ignoranza ed il solito pregiudizio" commenta la Dinamo.
“Non c’è anima viva” riprende Marianna.
”E’ normale” spiega all’ improvviso una voce dietro di loro che ha
parlato in inglese, ma con strano accento. Gli eroi si voltano e vedono un uomo
chiaramente cinese: indossa un costume completamente rosso, a parte guanti,
stivali e cintura, che sono gialli ed il disegno, anch’esso giallo, di una
stella affiancata sulla sua destra da quattro stelle piccole.
”Hai l’ abitudine di far morire di paura la gente?” lo rimprovera bonariamente
Sonia.
”Con chi abbiamo il piacere di parlare?” chiede più seriamente Visione.
”Sono il vostro… agente locale, WorldWatch. Sono lo Spirito del Popolo*”.
* Già apparso su Marvel Knights 11
”Bel nome” commenta Marianna.
”Bando alle ciance… perché questo scenario dovrebbe essere normale?” interviene
la Dinamo.
”Per il semplice motivo che
in questa zona sono avvenute numerose piccole scosse, assolutamente non
previste, probabilmente messe in atto dagli apparecchi del sismologo di cui
dovreste sapere, uno scienziato che non ha mai permesso di far esaminare a
qualcun altro le sue invenzioni. Un tipo strambo”
Come te, pensa Sonia Elios. Ed esprime subito i suoi dubbi a Visione.
”Non mi fido di questo tipo… sappiamo bene cosa è successo all’ ONU in sua
presenza…”
”Non serve lamentarsi adesso, Sun. Dobbiamo collaborare, volenti o nolenti.”
”Di cosa confabulate?” si intromette il supersoldato orientale.
”Nulla… ci dividevamo i compiti per setacciare la zona” li copre la Dinamo Cremisi.
”Allora possiamo darci da fare…”.
Il gruppo si guarda intorno. In realtà non c’è molto da vedere: se c’erano
delle case o qualunque genere di costruzioni, sono già state distrutte e,
naturalmente, la popolazione è evacuata, emigrata verso altri 'lidi'. Ma dopo
chilometri di cammino, la prima avvisaglia. Lontano, si vede l’ unico edificio
rimasto in piedi. In realtà i muri sono crollati è sopravvissuta solo l’
infrastruttura che permette di vedere all’interno.
”Ehi, guardate lì” avvisa Marianna ad alta voce, indicando una figura
solitaria, in lontananza, tra le macerie. I suoi colleghi la raggiungono in una
manciata di secondi.
”Sì… dev’ essere il sismologo” conferma loro lo Spirito del Popolo.
New York.
Tentando di approfittare del sentimento comune d' odio verso WorldWatch, Angela
Elios, la madre di Sun, si è recata da colui che viene considerato il miglior
avvocato della Grande Mela, da qualche tempo a questa parte.
”Capisce, signor Unger?” gli spiega, nel suo studio “Non è possibile che mia
figlia non tenga più a me, che mi eviti così… quelli delle Nazioni Unite devono
averle fatto il lavaggio del cervello! Ne sono certa!”
Claude riflette sul caso che gli è stato sottoposto: a prima vista non darebbe
credito alle parole della donna, inoltre in questi giorni è molto impegnato,
soprattutto a causa delle patate bollenti rappresentate da Venom e Goblin… ma
proprio per questo dovrebbe cavalcare l’ onda del successo. Se continua ad
occuparsi di metaumani, non avrà più da temere la concorrenza dello studio Nelson
& Murdock.
”Il suo caso mi ha appassionato, signora… tanto che mi chiedo se non sia il
caso di rivolgersi direttamente ad un tribunale superiore” le rivela, non senza
un sorriso di autocompiacimento.
Tibet.
”Se è davvero lui, avviciniamoci cautamente” consiglia lo Spirito del Popolo.
”A me sembra tranquillo…” rivela Marianna ai suoi nuovi colleghi.
Infatti Chang Fan è seduto, con le ginocchia accavallate. Pare in pace totale
con il mondo.
”Signor Fan, sta bene?” cerca di parlargli Visione, senza ricevere risposta.
”Le sue apparecchiature sono tutte andate distrutte” fa notare lo Spirito del
Popolo “Anzi, a vederle meglio paiono siano state prosciugate di ogni energia”.
”Mi chiedo da dove lo capisca” ironizza Sun alla Dinamo Cremisi che, carico del
dubbio di Sonia, si avvicina alle strumentazioni del sismologo, con l’ intento
di ispezionarle. Ma…
"No toccare! Di Sisma, di me sono!" urla disperato lo scienziato.
"Prima regola quando diventi un minorato mentale" pensa Sun
"Trovarti subito un alias idiota, a questo qui gli esperimenti devono
avergli fatto andare il cervello in pappa, meglio calmarlo”. Dunque si
avvicina:"Tranquillo” "E' solo questione di pochi minuti…”.
Chang la osserva, con un’ espressione fanciullesca, facendo calare l’ambiente
in uno strano silenzio, interrotto poco dopo da un “Tu bella”.
Sun
rimane di sasso e non sa cosa dire in questa situazione surreale: stavolta non
ha nessuna battuta pronta. Nuovamente tutto piomba nel silenzio.
"Tu uscire con me?" chiede allora Sisma. Avvicina la sua mano al
volto di Sun, ma lei la schiaffeggia e dice:”Scordatelo!”. E' stato un gesto
istintivo, di cui si pente subito: ma ormai il danno è stato fatto.
"Tu no uscire con me?" urla irato il sismologo "No uscire? Io
molto deluso e arrabbiato!". A queste nefaste parole, il suo corpo inizia
a tremare.
”Ma cosa succede?” chiede spaventata Marianna.
Fortissime onde sismiche si propagano da Chang Fan e si estendono nel terreno,
che inizia a vibrare anch' esso, ovviamente.
”Andiamo via” intima la Dinamo Cremisi ai suoi colleghi.
Ben presto piccole crepe si aprono nel suolo, mentre un terremoto del settimo
grado della scala Richter devasta la zona.
"Tu cattiva, io allora fare male!" grida ancora Sisma. Infatti
nessuno riesce a scappare, nonostante i propositi: è impossibile rimanere in
piedi, restare in un qualsiasi equilibrio, seppure precario.
Nessuno sembra sapere come agire… tranne lo Spirito del Popolo:"Devo fare
come mi hanno ordinato: è tempo di ucciderlo" pensa.
CONTINUA...