MADE IN ENGLAND
Di FABIO VOLINO

 

Riassunto: Mentre il gruppo al servizio dell' ONU metteva fine al regno di schiavismo e terrore instaurato da Achebe in Sudafrica, al palazzo delle Nazioni Unite Val Cooper e Meggan venivano assalite da Umar e catturate.

 

Rifugio segreto del Signore degli Inganni.

L' uomo misterioso è pensieroso, siede su una poltrona accavallando ripetutamente le gambe in un mal riuscito tentativo di mascherare la sua apprensione. Quando alla fine Vincent entra, tira quasi un respiro di sollievo: almeno vi sono delle novità.
"Dunque?" chiede il Signore.
"WorldWatch è appena tornato dal Sudafrica, a quanto pare se la sono vista molto, molto male da quelle parti. Appena ne sapremo di più, la informeremo subito. Ma ora sono qui per un altro motivo" e così dicendo Vincent accende la televisione "Abbiamo scoperto cosa è successo all' ONU".
La telecamera inquadra il palazzo di vetro, sembra tutto apparentemente tranquillo. Ma quando l' obiettivo si abbassa c'è molta gente che corre, alcuni paiono spaventati. Altri sono lì per semplice curiosità, sciacalli in attesa di sapere se è avvenuto qualche grave evento. Poi il volto di una giornalista, la più valente di questa città se non dell' intera nazione, reduce da un brutto infortunio eppure ancora capace di essere in prima linea:"Qui è Trish Tilby in diretta dall' ONU. A quanto pare, per motivi ancora sconosciuti, i piani superiori dell' edificio sono al momento irraggiungibili. Dal momento che quei piani sono adibiti a quartier generale del gruppo noto come WorldWatch le voci sono corse incontrollate. Secondo alcuni…".
"Va bene, spegni" dice il Signore. Vincent esegue. "Sai" continua il Signore "A volte mi chiedo se tutto ciò per cui stiamo lavorando abbia un senso, cerchiamo di portare la luce a tutti quando tutti sembrano più attratti dall' oscurità. Forse non è un caso che abbiamo bisogno di Visione per realizzare questo nostro mondo ideale, a volte solo con la forza si riesce a far comprendere un concetto giusto".
"Non ho mai capito cosa c' entri la ragazza di nome Sun in tutto ciò" controbatte Vincent.
Il Signore lo osserva per qualche secondo, poi dice:"Questa è una storia lunga e particolare. La storia di un uomo a cui venne dato il nome di un santo e che tentò di comportarsi come tale. Un uomo che tentò di sradicare il male dal suo paese, che però non voleva affatto che ciò si verificasse. Quell' uomo pagò con la vita. O almeno così crederono tutti: prima che una potente fiammata colpisse l' auto sulla quale viaggiava, costui riuscì a divincolarsi dal suo assalitore e a mettersi in salvo. Ma l' esplosione lo sbalzò in avanti, facendogli sbattere violentemente la testa contro un albero e perdere i sensi. Quando si risvegliò e vide le sirene che arrivavano, ancora intontito preferì fuggire. Era senza memoria quell' uomo, vagò a lungo indisturbato, finchè scoprì una cosa angosciante: di riuscire a leggere nella mente degli altri! Dapprima smarrito, l' uomo riuscì poi a controllare questo potere, accorgendosi anche che poteva costringere le persone ad ubbidire ai suoi ordini. Allora emigrò in questo paese, che sapeva essere pregno di possibilità per chi possedeva poteri di tal genere, si costruì un piccolo impero criminale, divenne ricco. Poi un giorno la sua memoria tornò, senza preavviso: scoprì di avere una figlia, una ex moglie, scoprì anche che quelle persone che l' avevano ucciso terrorizzavano ancora gente innocente. Avrebbe potuto dar libero sfogo alla sua rabbia, ma si contenne: sapeva che non l' avrebbe portato a nulla. Sapeva che soddisfare il proprio orgoglio non avrebbe salvato la vita di altre persone: quel suo desiderio di sradicare il male tornò a perseguitarlo. Ma stavolta aveva i mezzi per soddisfarlo. E li mise in pratica, insidiandosi nelle menti dei membri del Consiglio di Sicurezza e dando vita al gruppo di WorldWatch. Per dimostrare la scarsa credibilità di un organismo inerte e anacronistico come l' ONU, per portare davvero la pace, soprattutto in quei paesi che non l' hanno mai accettata. Poteva ottenere ciò solo grazie ad un possente esercito, ed è per questo che ora si sta battendo. Certo che il giorno del suo successo non tarderà".
"Molte persone le saranno per sempre grate per aver donato loro una seconda possibilità" dice Vincent.
"Lo meritavate: la burocrazia non può fermare la lunga mano della vostra… della nostra giustizia".
"Ritiene dunque che sia arrivato il momento di…".
"Sì, è ora che WorldWatch inizi ad essere screditato".

Davanti al Palazzo dell' ONU.

"Mi rispieghi bene ciò che è accaduto" dice Visione "Perché temo di non aver compreso bene".
"E' come le ho detto" risponde Martin Davidson "I piani superiori sono inaccessibili, non c'è modo di entrare. Come se quell' attentato avvenuto mentre voi eravate via non fosse abbastanza"*.

* V. Marvel Knights 11

"Ma non c'è mai un attimo di pace?" si intromette Sun "Siamo appena reduci da una tremenda missione, per non parlare delle zanzare che non mi hanno permesso di dormire".
"Ora basta scherzare" afferma Capitan Bretagna "Lì sopra c'è Meggan e dobbiamo scoprire cosa accade".
"C'è anche Valerie" pensa Agent "Spero non le sia capitato nulla di grave, con tutto lo stress che ha subito di recente".
La Dinamo Cremisi, Valentin Shatalov, osserva la determinazione dei suoi compagni di squadra. E li invidia: vorrebbe possederla anche lui. Un tempo era un uomo devoto alla sua madre patria, ben felice di intraprendere questa missione di disturbo nei piani alti della politica volta a restaurare un irrestaurabile antico ordine. Poi ha scoperto qualcosa che per lungo tempo gli era stata negata: l' amicizia. Si trova bene, Agent a parte, a parlare e divertirsi coi suoi compagni di squadra. Ed ora dove troverà il coraggio di tradirli? Dopo la plastica facciale, il trattamento per fargli rinforzare i muscoli, il miglioramento dell' armatura ideata da Anton Vanko, troverà alla fine il desiderio di adempiere ad un dovere che non sente più come suo?
"Siete riusciti almeno ad individuare la causa del problema?" chiede Viz.
"Se una causa c'è" rivela Davidson "Di certo non può essere spiegata con la scienza e la logica".
"La follia non può mai essere spiegata" ribatte Sun.

All' interno del Palazzo.

Lentamente Meggan riapre gli occhi. La stanza è precipitata in una oscurità quasi assoluta, solo qualche debole luce appare qua e là. Si gira e vede accanto a sé Valerie Cooper, svenuta. Allora chiama:"C'è qualcuno?" e quel qualcuno appare davanti al suo volto.
"Ben svegliata" la saluta Umar.
Meggan prova a dare uno scossone alle manette magiche che la tengono fissa ad un muro, ma non ottiene nulla, dunque chiede:"Perché ci hai attaccato? Cosa vuoi da me?".
"Te. Appunto" risponde la maga.
"Sappi che il fatto che appartenga ad un gruppo dell' ONU non vuol automaticamente dire che…".
"ONU? Cosa mai sarebbe? Qualche organizzazione terrestre? Non ha alcun interesse per me".
"Ma da dove provieni?".
"Dalla stessa dimensione da cui provieni anche tu".
Meggan spalanca gli occhi:"Cosa hai detto?".
"Davvero non sai nulla? Un vero peccato, sarà stato un dilemma che avrà dilaniato il tuo animo per molto tempo. Se accetti di aiutarmi nella mia impresa, ti rivelerò tutto".
Meggan esita per qualche secondo: deve davvero accettare? Certo, apprendere le sue vere origini è ciò che desidera più al mondo, ma il prezzo è compiere atti empi a favore di questa donna? Eppure… deve sapere, fingerà di accettare la proposta.
"Ti ascolto" dice la moglie di Capitan Bretagna.
"Il luogo da cui provengo ha nome Regno delle Faltine" racconta Umar "Popolato da una razza di fate. Anche tu vi appartieni, in un certo senso. Ascolta: ci fu un' epoca in cui i nostri antenati raggiunsero una comunione totale con gli elementi naturali, ma ciò comportò una totale corruzione delle loro anime. La Natura non sempre presenta aspetti benevoli. Per liberarsi da questa malvagia influenza radunarono tutto ciò che in loro vi era di maligno in un costrutto psichico da loro stessi generato attraverso le arti magiche. Quel costrutto eri e sei tu. Incapaci di controllarlo, gli antenati decisero di sbarazzarsene mandandolo in dimensioni deserte, ritenendo che non potesse essere trovato. Invece, dopo lunghe ricerche, sono riuscita a trovarti: devi aver vagato per secoli in una forma incorporea, poi in qualche modo hai assunto aspetto umano. Anche meglio del previsto".
"Ma… allora… il mio vero aspetto".
"Non hai nessun vero aspetto: solo un corpo che puoi plasmare a tuo piacimento. O che altri possono plasmare. Un corpo che racchiude in sé un grande potere, un potere che userò per rovesciare il trono di mia figlia e riprendermi ciò che mi spetta: la Dimensione Oscura. Fuggii dal Regno delle Faltine per sete di avventura e conquista e le trovai in quella dimensione: la purezza delle Faltine ormai non faceva più per me. Però ora il comando mi è stato sottratto, anche se questa situazione durerà ancora per poco".
"Ma quello che credevo di sapere su di me…".
"Evidentemente era falso: ma chi ha mai detto che la verità sia sempre a portata di mano? Ora comunque prepariamo adeguatamente il terreno del mio trionfo".

All' esterno.

"Simpazoide, non so se lo avverti anche tu" dice Sun "Ma qui è come se… l' ambiente attorno a noi divenisse sempre più opprimente e ci stringesse".
"Percepisco una sensazione del genere" conferma il sintezoide "E da quanto posso analizzare non è dovuta a qualche strano macchinario".
"Siamo dunque in presenza di magia?" chiede la Dinamo Cremisi "Impossibile, non credo alle arti magiche".
"Neanche quando tutte le tue certezze crollano, Dinamo?" ribatte una alquanto seria Persuasion "Neanche quando è meglio affidarsi alla fantasia e all' ignoto per sfuggire alla realtà e non diventare pazzi?".
"E poi non avete" interviene Agent "Quella vostra versione di Dio Del Tuono in Russia? Perun si chiama, vero?".
"Non credo alla magia" ribatte imperterrito la Dinamo "Non credo agli dei. Credo solo a ciò che vedo coi miei occhi e che può essere spiegato senza far uso a teorie misteriose".
"Bene" dice Sun "Allora, rosso, spiegaci questo cortesemente".
C'è come una sorta di parete verde trasparente davanti al gruppo, oltre la quale vi è l' ampia stanza dove sono soliti tenere le loro riunioni. Se si aguzza bene la vista, si può notare Valerie Cooper in stato incosciente, aggrappata ad un qualcosa di non ben definito.
"Questo taglia la testa al toro" dice Agent "Andiamo!".
L' eroe americano e Capitan Bretagna, molto preoccupato per la sorte di sua moglie, sono i primi a lanciarsi contro la magica protezione. A loro si uniscono qualche secondo dopo i loro compagni di squadra. Ma, per quanti colpi potenti scuotano quell' insolita parete, alla fine tutto rimane come prima: nemmeno una scalfittura.
"Con la forza bruta non otterremo nulla" afferma Visione "Per quanto alcuni di noi siano riluttanti ad ammetterlo, qui vi sono in ballo forze magiche e dovremo affidarci a qualcuno che sia in grado di maneggiarle".
"Ti riferisci a qualcuno in particolare?" chiede Persuasion.
Oh sì, a qualcuno sì, ma prima che Viz possa esternare il suo pensiero un' altra voce richiama la loro attenzione:"Posso occuparmene io".
Tutti si voltano e si ritrovano davanti ad una bellissima donna dai capelli bianchi, ma dall' aspetto giovanile. La sua presenza è maestosa, sebbene il suo corpo appaia all' apparenza gracile.
Dinamo, sospettoso, punta un suo braccio verso di lei:"Sei forse implicata in…".
"Fermo" lo blocca Visione "Conosco questa donna". Poi le si avvicina:"Felice di vederti, Clea. Cosa ti porta qui?".
"Affari di famiglia, Visione. Ero tornata per qualche tempo sulla Terra quando la notizia della fuga di mia madre dalla prigione mistica in cui era stata confinata mi ha costretto a far precipitosamente ritorno nel mio regno per scoprire dove si fosse recata. E, ironia del destino, scopro che è proprio qui".
"Sai cosa possa volere?".
"Di certo nulla di buono. Ed ora vi chiedo di farvi indietro: tenterò di abbattere questa protezione. Sarà difficile, ma dovrei farcela".
Clea apre le mani ed inizia a concentrarsi.
"Ma ci mette molto tempo a farsi quella capigliatura con i ciuffi a V" chiede Sun "O le viene naturale?".
"Sun, ti prego" implora Capitan Bretagna "Almeno in questo momento…".
Ma Clea pare non aver sentito i commenti della giovane italiana: il suo volto si fa più teso, pare essere soggetta ad un grande sforzo. Ad un tratto il sudore comincia ad imperlare il suo volto, poi, finalmente:"Che la protezione cada!". E così è, anche se non del tutto: infatti solo un varco si apre nella barriera di colore verde, un varco comunque abbastanza grande da poterci passare.
"Sbrigatevi" incita Clea "Non so per quanto riuscirò a trattenerlo".
I membri di WorldWatch non perdono tempo e, come un fulmine, si lanciano aldilà della protezione. L' ultima a passare è Clea, dietro la quale il muro si richiude.
"Non perdiamo altro tempo" incita Agent. Subito va al salvataggio di Val, ma dopo pochi passi si deve bloccare. Non può credere a quello che sta vedendo, ed altrettanto si può dire dei suoi compagni di squadra che lo seguono a ruota.
Meggan sta mutando: certo, non è un evento straordinario. Eppure stavolta è diverso: non pare affatto assumere una forma fisica, quanto piuttosto… qualcosa di immateriale, una sorta di ammasso magico. Ed Umar accanto a lei, trionfante.
"Ferma!" grida Brian Braddock.
"Madre!" la richiama Clea.
La malvagia maga si volta, sorride:"Troppo tardi, lo stadio finale è stato raggiunto". Meggan è divenuta un mostro informe, composto solo di energia. E terribilmente solido. Probabilmente era così che appariva all' inizio della sua esistenza. Agent tenta di raggiungere Valerie Cooper, ma Meggan lo anticipa e, facendo fuoriuscire una sorta di tentacolo dal suo nuovo 'corpo' colpisce l' eroe americano allo stomaco, mandandolo all' altro capo della stanza. Poi colei che un tempo era una bellissima donna inizia a devastare tutto ciò che trova davanti a lei.
"Oh, signore" esclama Sun "Domani alla riunione del Consiglio di Sicurezza sai che incazzatura!".
"La porterò con me, figlia mia" dichiara Umar "Con i miei poteri posso controllarla e nessuno potrà contrastare la sua potenza e il regno della Dimensione Oscura sarà di nuovo mio!".
"Non è ancora detto" ribatte Clea, attaccando sua madre.
Intanto i membri di WorldWatch stanno invano tentando di fronteggiare il costrutto psichico che un tempo era Meggan. Troppo potente si rivela quest' essere e si libera facilmente dei suoi opponenti. Solo Capitan Bretagna si tiene lontano dalla battaglia.
"Inglesino, non per fare la schizzinosa" dice Sun "Ma il tuo aiuto sarebbe molto gradito". Poi un colpo energetico di Meggan mette ko la giovane italiana.
Ma Brian Braddock rimane immobile:"No, è sbagliato. Stiamo sbagliando tutto".
Meggan si avvicina a lui, non pare avere intenzione di colpirlo. Da qualche parte, dentro di lei, vi è ancora l' innocenza di una ragazza che ha vissuto troppo a lungo tra gli esseri umani per poter dimenticare tutto, facendo sì che non potesse esserle sottratta ciò che di umano, di vivo, è in lei. Una donna, non un mostro.
"B… Brian" mugola con voce irriconoscibile.
"Sì, sono io" risponde suo marito. Anche in questa forma, vede in essa solo la donna che ama. E' questo ciò che li salverà, ora e per sempre: l' amore.
"Bri… Brian, sono un mostro".
Capitan Bretagna scuote la testa:"Non sei un mostro, più di quanto non lo sia io. Questo è innegabile: se fossi un mostro allora da dove avresti preso la sensibilità, la dolcezza, che sono parte di te da sempre? E l' amore? Un mostro può davvero amare? No, l' amore appartiene agli uomini. Perché tu sei un essere umano: non importa dove tu sia nata, come tu sia stata creata, se qualcuno ti abbia manipolato costringendoti a divenire ciò che non sei. Tu sei Meggan, sei la mia sposa. Sei la donna che amo. E puoi tornare come eri prima".
"No!" urla Umar, liberandosi di Clea "Non è affatto così". Tenta di avvicinarsi a Brian per colpirlo con una raffica magica, ma qualcuno da terra le blocca i piedi: Sun!
"Mi scusi, signora, ha mai provato le gioie della pedicure?". E le gambe della maga malvagia divengono infuocate, facendola urlare di dolore.
"Datti una mossa, Kara!" chiama Sonia Elios "Non so per quanto la tratterrò!".
Persuasion non perde tempo, in breve è davanti ad Umar e la fissa intensamente negli occhi:"Abbandona la tua presa su Meggan. Subito!". Il tono è imperioso, fa quasi paura. Umar prova a contrastare gli effetti dei poteri di Kara Killgrave elevando uno scudo mentale, ma in qualche modo la forza delle parole della canadese si rivelano troppo potenti persino per lei. Come può essere? Qual è la fonte di questa sua grande energia? E così pensando inizia a perdere conoscenza.
"Ora, Meggan" grida Capitan Bretagna "In nome di ciò che hai più caro, torna come eri un tempo".
E lei lo fa, pensando a lui: come per magia il costrutto psichico assume forma umana, che pochi secondi dopo viene circondato da pelle umana. Meggan, alfine, svenuta al tappeto e senza vestiti.
Le manette mistiche che tenevano legata Val Cooper scompaiono, facendola cadere sul pavimento. Gli altri membri di WorldWatch, invece, si riprendono in quel momento, mentre Sun posa sul corpo della giovane donna una tenda:"Quando c'è una ragazza nuda, voi maschi scattate subito in piedi, vero?".
"No, non è possibile!" esclama Umar, che si è ripresa anche lei "Non importa, comunque: sappi, figlia mia che il trono della Dimensione Oscura presto tornerà a me!". E così dicendo apre un portale dimensionale, che si chiude immediatamente al suo passaggio.
Sun allora si avvicina a Clea:"Quella è tua madre?". La maga annuisce. "Certo che noi supereroi siamo proprio sfortunati in quanto a relazioni parentali" commenta la giovane italiana.
Dopo un minuto Meggan riapre gli occhi, ritrovandosi davanti il volto del suo amato Brian Braddock.
"Tutto bene?" le chiede lui.
"Non lo so" risponde lei "Non lo so proprio. Penso ancora alle tue parole, riguardo al fatto che io sia un essere umano perché ho dimostrato dei sentimenti. Dentro di me devo ancora convincermi pienamente di ciò".
"Ma certo che è vero!" interviene Sun "Ascolta, inglesina pandimensionale, nel mondo ciò che ci distingue dalle altre persone è la nostra interiorità. Certo, la prima cosa che balza all' occhio è il nostro aspetto esteriore, questo è innegabile, ma quando impariamo a conoscere le persone andiamo oltre quell' aspetto, scopriamo il loro carattere, la loro interiorità appunto. Ed è essa ciò che ce li fa piacere o odiare: sono i sentimenti a fare un uomo, non la cipria o un bel taglio di capelli. E coloro che si fermano ad ammirare solo l' aspetto esteriore altro non sono che degli esseri molto limitati mentalmente. Per quanto lo conosca poco, non mi sembra che tuo marito sia una di queste persone".
"Sempre prodiga di complimenti, vero Sun?" chiede Brian.
"Il meglio per i miei compagni di squadra".
"Però c'è un altro aspetto da considerare" continua Meggan "Ora so da dove provengo e provo, non so come dire, un impulso irresistibile di tornare a casa. Del resto manco lì da chissà quanto tempo. E vorrei rimanervi a lungo. La Terra è il mio pianeta adottivo e non potrò mai dimenticarla, ma ora so che c'è qualcosa in più per me".
"Posso aiutarti io in questo senso" interviene Clea "Provengo dal regno che mia madre intendeva conquistare, ne sono l' attuale reggente. Posso farti andare dove desideri".
"Non desidererei altro, ma solo se vieni anche tu, Brian".
Capitan Bretagna rimane pensieroso per qualche secondo, poi si rivolge a Visione:"Devo chiederti un immenso favore, ora che Val Cooper è ancora svenuta: ho intenzione di seguire mia moglie nel suo viaggio alla scoperta delle sue origini. E non so quanto durerà, di certo non poco tempo, non mi stupirei se alla fine ci stabilissimo lì per sempre. Del resto è ciò che lei più di ogni altro luogo può chiamare casa".
"Dunque?" chiede Viz, intuendo già la proposta.
"Dunque dovrai modificare un po' il tuo resoconto di ciò che è avvenuto qui, affermando che durante lo scontro io e Meggan siamo scomparsi nel nulla, a causa di un incantesimo o altro. Risulteremo dunque dispersi".
"Ma questo va contro le nostre direttive!" si interpone Agent.
"Hai mai avuto una famiglia?" chiede Cap.
Jack Daniels corruga il volto:"La mia famiglia è stata uccisa".
"Allora di certo capirai quanto sia importante che Meggan scopra la propria" conclude Brian Braddock.
"E il tuo sogno di una coesistenza pacifica tra umani e mutanti?" chiede Visione.
"Altre persone perseguono questo obiettivo: ci riusciranno sicuramente".
Il sintezoide china il capo, vi è un silenzio che dura un intero minuto al termine del quale rialza la testa ed afferma:"Potete andare, se è proprio quello che desiderate". Agent pare voler protestare, poi desiste.
"Ti ringrazio per la tua comprensione. Dovrò avvertire mia sorella di quanto successo prima che si preoccupi. Andiamo, Meggan" afferma Cap prendendola per mano.
"Siete pronti?" chiede Clea. Al loro annuire, apre un portale che porta ad un altro luogo, ad un' altra dimensione. E senza aggiungere nulla i tre oltrepassano la soglia.
I restanti membri di WorldWatch dopo qualche secondo escono, Val tenuta in braccio da Agent: hanno molto da riferire agli altri. Domani la vita all' ONU continuerà regolarmente. E tra una settimana ci sarà una importante conferenza che verrà sorvegliata dal gruppo.
Ma per ora vi è solo la distruzione presente nella stanza: una distruzione che non ha un vero colpevole. E forse neanche un perché.

FINE

Dedicato al creatore di Meggan, Alan Davis

Note dell' Autore: Due rivelazioni in un solo numero? Siamo forse impazziti? No, più che altro iniziamo a tirare le fila di ciò che si è seminato in queste prime storie, in un crescendo (speriamo) che ci porterà in pratica fino al nr. 25, dove una grande sorpresa vi attende.
Sui misteri in questione: credo che ormai più nessuno avesse dei dubbi su chi fosse il Signore degli Inganni dopo lo scorso numero ed ora i sospetti sono stati confermati. Quanto a Meggan, è uno di quegli annosi dubbi che da tempo tormentano la Marvel. Diversamente da Wolverine (la cui aura di mistero è parte del personaggio, anche se negli anni '90 si è molto abusato di ciò ed ora quella patina di mistero residuo è stata svelata in Origini), per Meggan non mi è parso azzardato trovare una spiegazione.
Rivedremo presto Clea sulle pagine dei Difensori, mentre Capitan Bretagna e Meggan ritorneranno durante il nostro prossimo crossover che inizia a dicembre. Ci vediamo lì, dunque.

PROSSIMAMENTE...

WorldWatch contro i nuovi adepti del Seminatore d' Odio